Da oltre un secolo la Famiglia Demostene produce vino credendo fortemente nelle qualit? del Cerasuolo. Oggi Finalmente riscoperto.
Tra Vittoria, Comiso e Valle dell?Acate si trova un territorio con un paesaggio d?altri tempi, caratterizzato da pochi elementi ma grandemente evocativi, che riportano agli occhi quadri cinematografici o alla mente letture di romanzi famosi. Tra muretti a secco e carrubi, tra mandrie di vacche dalla pelle chiara e greggi di pecore noncuranti che con il loro passaggio occupano improvvisamente l?intera carreggiata, si distendono all?aria e al sole i vigneti di Nero d?Avola e Frappato. Con queste due uve da secoli si produce il Cerasuolo di Vittoria, un vino che ha conosciuto alterne fortune ma che da poco ? diventato la prima DOCG della Sicilia. Oggi potrebbe essere il momento del Cerasuolo che abbina il fruttato e la freschezza del Frappato alla potenza e alla struttura del Nero d?Avola, in questo modo si ottiene un vino moderno che coglie in pieno il cambiamento del gusto, che non gradisce pi? i vini ?troppo muscolosi?.
Da oltre 100 anni tra timbri e atti notarili la famiglia Demostene produce vino. Inizialmente pochi contadini si occupano dei vigneti e il vino prodotto viene destinato alla casa, agli ospiti, agli amici. Si tratta di un vino diverso dall?attuale con tutti ?i difetti e i pregi? di quei tempi, anche se il Cerasuolo di Vittoria era sempre presente nei banchetti alla corte di Francesco II, re delle due Sicilie, prima della proclamazione del Regno d?Italia.
Poi, a poco sa poco, qualcosa cominci? a cambiare, l?avvocato Giuseppe Demostene prima e, in seguito, il figlio il notaio Giovanni coadiuvato dalla sorella Maria Stella e dal cognato Giuseppe Calcaterra acquistano terreni tra i migliori dell?intero territorio in zone conosciute dagli antichi greci e romani con il nome ?Mesopotamium?. La professione svolta permette a Giovanni Demostene di conoscere la consistenza qualitativa degli appezzamenti acquistabili nel territorio e lui non si tira indietro, oggi la maggior parte di questi terreni si trova nel cuore della D.O.C.G. Cerasuolo di Vittoria, soprattutto nella Contrada Bastonaca di Vittoria. La passione del notaio per il vino lo induce a sviluppare la cantina proprio nel periodo in cui l?enologia siciliana inizia a farsi conoscere e Avide ? tra le prime a porsi in evidenza per l?imprenditorialit? e l?intraprendenza.
L?azienda ? gestita dallo stesso notaio coadiuvato dalla preparazione dell?enologo Giovanni Rizzo, un professionista di tutto rispetto che lavora in esclusiva per la cantina. La commercializzazione in grande stile dei vini comincia nel 1984 quando la cantina dai 400 ettolitri degli anni Settanta raggiunge la capacit? di 10.000 ettolitri. Proprio nel 1984 vede la luce Casmeneo il primo vino in bottiglia a marchio Avide con un?etichetta ideata dal pittore Salvatore Fiume che da semplice bozzetto divenne poi l?immagine del Casmeneo, impressa su tutte le bottiglie. Negli anni Ottanta l?escalation continua con il Cerasuolo di Vittoria Etichetta Oro (1985), seguito a ruota dall?Herea (19889, dal Barocco (1989), dal Cerasuolo di Vittoria Etichetta Nera (19919, dal Vigne d?Oro (1992) fino ad arrivare, nel 2000, al Sigillo, nel 201 al Passito Lacrimae Bacchi, al 3 Carati e nel 2007 a Herea Syrah.
I prodotti dll?azienda vitivinicola Avide si affermano nei mercati internazionali, conquistano il belgio e l?Olanda, il Giappone, la Germania, La Svizzera. In Italia Avide vende il 70% e copre l?intero territorio nazionale, soprattutto l?Italia settentrionale. Nel 2000 approda nel mercato americano al Supreme Wines di New York e a Miami in Florida. Circa dieci anni fa il notaio acquista da un vecchio contadino due ettari. Sono vigne con pi? di venti anni che il proprietario, 97 anni vissuti curando le sue uve fino all?ultimo, si era detto disposto a cedere solo a chi gli avesse garantito di produrre un vino di grande qualit?. La proposta del notaio Demostene lo convince e nasce quindi un importante cr? di Cerasuolo di Vittoria, il Barocco, che coniuga tre fattori: la piacevolezza del Frappato, una buona struttura grazie alla presenza del Nero d?Avola e una ricchezza in estratto grazie alla qualit? del vigneto; si ottiene un vino importante e longevo al punto che in cantina sono perfettamente conservate bottiglie dal 1987 ad oggi. L?entit? della produzione diventa sempre pi? consistente e il notaio, persona schiva e riservata, che non ama vantarsi delle cose che ottiene nel suo lavoro, sia nel mondo del vino, capisce che ? il momento di rafforzare la struttura aziendale e introduce in azienda Marco Calcaterra, il figlio di sua sorella
Marco, che da quando ? nato ha sentito sempre parlare di vino, oggi ? il giovane agronomo di famiglia e, dopo la laurea in viticoltura, presto si specializzer? in enologia. Da ?ragazzo? intelligente capisce che la cantina con lui e Giovanni Rizzo a livello tecnico ? perfetta manca per? di una figura che imposti una strategia di marketing e si occupi della commercializzazione. Serve un restyling delle etichette e, pi? in generale, dell?immagine aziendale. In pratica tutti hanno sempre saputo che Avide fa vini buoni ma l?azienda non l?ha mai comunicato ?bene?. Casualmente Marco ha conosciuto la persona giusta, ha quindi convinto lo zio e si ? formata una squadra in cui i notevoli risultati ottenuti in cantina e nel vigneto vengono fatti conoscere dal nuovo direttore commerciale Michele Di Donato. Oggi quindi sotto la regia del notaio, affettuosamente definito il ?grande vecchio? si ? formato un trio con la ?mission? di studiare nuove strategie, progettare grandi cambiamenti e migliorare sempre e continuamente la qualit? dei vini ricavati dalle uve di famiglia. Nel 2002, durante il Vinitaly di Verona, la cantina ha presentato al pubblico una novit?: Tre Carati, un Nero d?Avola in purezza, frutto della vendemmia 2000. Il nome del prodotto si lega alle tradizioni della famiglia Demostene e Calcaterra. Tre Carati ? la riserva che da anni custodiscono per il consumo familiare. I premi vinti da Avide sono numerosi tanto che giornali dell?importanza di Decanter, rivista inglese di vino, hanno selezionato Tre Carati e Barocco fra i 1500 vini siciliani prsentati alla commissione di degustazione del giornale e li hanno inseriti nella ?Recommended Sicily Reds?. Grandi rossi quindi ma non solo, i bianchi sono molto interessanti e un grande passito, l?unico di Inzolfa prodotto in Sicilia, rappresenta un?altra chicca della cantina.
Stimolato dalla sua squadra il notaio Demostene ha deciso di restaurare Villa Bastonaca, l?antica propriet? di famiglia, risalente al 1850 e situata nel cuore dei vigneti di famiglia, l?obiettivo ? di offrire ai turisti appassionati di vacanze alternative piccole suite, cucina tipica, vini pregiati e una serie di escursioni guidate nel territorio ragusano. |