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Il Maiorchino è un pecorino molto apprezzato e ricercato in tutta Italia. Si ritiene, da alcune testimonianze della cultura folkloristica siciliana, che esso abbia fatto la sua comparsa intorno al '600 in occasione della sagra della maiorchina. Infatti ogni anno, durante il carnevale, nei comuni di Basicò e di Novara di Sicilia, in provincia di Messina, con le forme stagionate si effettua la tradizionale ruzzola: i pastori gareggiano facendole rotolare lungo il pendio della via principale del paese. Si produce in quantità limitata sui monti Peloritani, in quell'angolo della Sicilia nord-orientale dove i pascoli sono abbondanti e ricchi di erbe odorose. La tecnica di produzione tradizionale è molto complessa - richiede tempo, esperienza e cura - e la stagionatura lunga e costosa. E' un formaggio a pasta dura cotta che si ottiene lavorando latte crudo di pecora (con un'aggiunta del 30% circa di latte di capra) e unendo caglio in pasta di capretto o agnello. Sicuramente questo formaggio acquisisce la sua caratteristica complessità soltanto dopo l'anno di stagionatura, quando è capace di esprimere una fantastica gamma di profumi: dal burro alle mele mature, dall'erba verde alle spezie. Presidio Slow Food.
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