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Le feste ebbero le loro tradizioni anche in cucina: onoriamo Santa Lucia con la “cuccìa” e la Madonna con il “gucciddatu”, ma le monachelle dello Spirito Santo di Agrigento non disdegnano il cuscus dolce, verde di pistacchio, e così via: nella tradizione gastronomica del popolo siciliano si cucinava col calendario alla mano. Questo non è un libro di cucina, ma un divertente scritto sulla cucina con tante ricette di cucina. Per confezionarlo si sono messi assieme Gaetano Basile e Anna Maria Dominici: c’è l’indagine attenta e scrupolosa dello storico accanto all’amore, alla genialità e fantasia di chi è stata per anni tra pentole e fornelli. In apertura, Giuseppe Barbera racconta la storia e l’evoluzione delle coltivazioni tipiche siciliane, dagli agrumi all’olivo, dal grano alla vite, ai fichidindia, al fico, al cappero. pagine 192, formato 17 x 24 cm collana: Itinerari d'arte |