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Serie di stampe riproducenti schizzi originali dell’autrice dedicati a Catania, propria città natale. Misure : h x l : cm 25 x 35 CATANIA DOV’ ERI ? Catania dov’eri? Io ti cercavo, dov’eri? Poi qualcuno mi ha chiesto di te e ti ho dipinta.
Ti ho trovata e ti ho dipinta mentre anche ti perdevo, ti ho dipinta.
La tua vecchia pietra mi piaceva…. i tuoi oscuri anfratti…. i tuoi angoli…. Sporchi, umidi….
La pietra prende forma da quei momenti bui…. forme preziose di antico barocco. Nascono cupole da tetti di mare da vecchie terrazze…. Ti ho vista.
Nuda e sensuale ti stendevi, mi raccontavi la tua storia da mura scrostate; da balaustre cadenti….
Il nero della tua pietra lava contro chiare, dorate facciate di chiese.
E poi gli sconquassi della nuova città! Quella che si è mangiata palazzi antichi e vecchie catapecchie. Quella che avanza verso il mare.
Contrasti di bianche facciate su cieli turchini.
Città moderna, dinamica in corsa verso il futuro. Futuro che tarda a venire, risucchiato dai mille tentacoli di una piovra che a volte si scopre e a volte si inabissa.
Catania o mia Catania salvare ti vorrei; ma le mie mani sono piccole e solo questo ti posso regalare: squarci di te su pezzi di carta senza titoli, senza nome.
Forse riuscirai a riconoscerti lo stesso e ti domanderai se quella sei proprio tu.
Ma ti giuro che solo te Ho ritratto su queste pagine. Rivelati a te stessa e grida finalmente al mondo chi sei:
Bella e violenta; di notte magica di giorno un inferno; sonnolenta d’estate, gagliarda d’inverno.
Passionali, virulente le tue genti, piene di risorse, ma senza….
La bestia ambiziosa straniera però ti sta per divorare. Ma tu, o Catania guardati; digrigna i denti e affila le tue unghia.
Sfodera il tuo fascino non farti divorare. Io intanto ti attendo e guardo oltre la montagna. Mariella Sapienza |